Pagina:Boccaccio - Il comento sopra la Commedia di Dante Alighieri di Giovanni Boccaccio nuovamente corretto sopra un testo a penna. Tomo I, 1831.djvu/347

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SOPRA DANTE 327

poris potentissimus, optare se dicit, ejus esse loci apud suos, cujus sit Paulus apud Christianos. Hic ante biennium, quam Petrus, et Paulus coronarentur martyrio, a Nerone interfectus est. E oltre a questo, mi sospigne alquanto a sperar bene della sua salute qui l’ultimo atto della vita sua, quando eziandio nel più caldo bagno, disse, sè sacrificare quella acqua a Giove liberatore; parendomi queste parole potersi con questo sentimento intendere che esso, il quale, in quanto che si sappia, quantunque il battesimo della fede avesse, il quale i nostri santi chiamano Flaminis non essendo rigenerato secondo il comune uso de’ cristiani nel battesimo dell’acqua e dello Spirito santo, quell’acqua in fonte battesimale consegrasse a Giove liberatore, cioè a Gesù Cristo, il quale veramente fu liberatore dell’umana generazione nella sua morte, e nella resurrezione. Nè osta il nome di Giove, il quale altra volta è stato mostrato ottimamente convenirsi a Dio: anzi a lui, e non ad alcuna creatura. E così consecratala, in questa essersi bagnato, e divenuto cristiano col sacramento visibile, come con la mente era. Ora di questo è a ciascun licito quello crederne che gli piace: Euclide geometra, supple vidi.

Euclide geometra, onde si fosse, nè di che parenti disceso, non so; ma assai appare per Valerio Massimo nel suo VIII, libro, capitolo XII., lui essere stato contemporaneo di Platone. E perciocchè insino ne’ nostri dì è perseverata la fama sua, puotesi assai esser manifesto, lui avere in geometria ogni altro filosofo trapassato. Esso adunque compose il li-