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158 COMENTO DEL BOCCACCI

quissima causa i cieli, e sia opinion de’ filosofi, il causato almeno in certe parti esser simile al causante, siccome le più volte suole esser simigliante il figliuolo al padre, pare che seguir debba, che se i cieli sono in continuo moto, che l’universale loro effetto intorno alle cose inferiori e temporali similmente debba essere in continuo movimento: e se l’universale effetto è in movimento continuo, le sue particularità similmente in continuo movimento saranno; e cosi seguirà, le cose governate essere convenienti e conformi alla cosa che le governa, causa e dispone; e per conseguente quelle ottimamente dover seguire la disposizione data dal governante: e perciocchè egli non par possibile cosa, che gl’ingegni umani comprendano le particularità infinite di questo universale effetto de’ cieli, siccome noi possiam comprendere nelle continue fatiche, e le più delle volte vane degli strologi; li quali quantunque l’arte da sè sia verace, e da certi fondamenti fermata, nondimeno non paiono gl’ingegni umani essere di tanta capacità, che essi possan comprendere ogni particularità di così gran corpo, come è il cielo; nè ancora pienamente le rivoluzioni, congiunzioni, mutazioni e aspetti de’ corpi de’ pianeti; e per conseguente cognoscere, nè quello che il cielo dimostra dover producere, nè quello che a ciò seguire o fuggire, per avere o per fuggire quello che s’apparecchia, sia sofficiente nè bastevole: e però ottimamente dice l’autore, i consigli umani non poter comprendere nè contrastare alle occulte, quanto è a noi, operazioni di questo effetto: ed esso effetto non è altro che permutazioni delle