Pagina:Boccaccio - Il comento sopra la Commedia di Dante Alighieri di Giovanni Boccaccio nuovamente corretto sopra un testo a penna. Tomo II, 1831.djvu/167

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SOPRA DANTE 163

cagione per la quale il sollecita a discendere, dicendo, e il troppo star si vieta, cioè m’è proibito da Dio, per lo mandato del quale io vengo teco. Noi ricidemmo il cerchio, cioè pel mezzo passammo, e andammone, all’altra riva, cioè all’altra parte opposita: e quivi pervennero, Sovr’una fonte che bolle, per divina arte, e riversa, l’acqua così bogliente,

Per un fossato che da lei diriva,

cioè si fa dell’acqua che essa fonte riversa. L’acqua, la qual questa fonte riversa, era buia, cioè oscura, assai vie più che persa. È il perso un colore assai propinquo al nero, e perciò se questa acqua era più oscura che il color perso, seguita che ella doveva esser nerissima. Pigliano l’acque i colori, i sapori, i calori e l’altre qualità nel ventre della terra, ut pontica,1 quasi nera per lo luogo che ha a dar quel colore: Altheana, quasi lattea, perchè passa per luoghi piombosi; (l’olio petroio dalla.... l’acque da Volterra, l’acque d’Umbria, l’acqua da santa Lucia di Napoli). E noi, Virgilio e io, in compagnia dell’onde bige, cioè lunghesso l’acque bige, come i compagni vanno l’uno lunghesso l’altro per un cammino: e chiama quest’acqua oscura, e nera bigia, non volendo però per questo vocabolo mostrarla men nera, ma largamente parlando, lo intende per nero: e così andando per queste onde bige,Ut puta qui nera, perchè passa per il luogo che ha a dar quel colore. Così legge il MS:, il quale non ha i tre versi che seguono posti fra due parentesi, che sembrano un’invenzione dell’editore napoletano•

  1. Ut puta qui nera, perchè passa per il luogo che ha a dar quel colore. Così legge il MS:, il quale non ha i tre versi che seguono posti fra due parentesi, che sembrano un’invenzione dell’editore napoletano.