Pagina:Boccaccio - Il comento sopra la Commedia di Dante Alighieri di Giovanni Boccaccio nuovamente corretto sopra un testo a penna. Tomo II, 1831.djvu/77

Da Wikisource.

SOPRA DANTE 73

luti su per gli omeri lasciandogli svolazzare, e ora in atto chericile raccorciandoli. E similmente ristrignersi la persona, fare epa del petto non in su’ lombi, ma in su le natiche cignendosi come gatti, allacciarsi anzi legarsi, e a’calzamenti portare le punte lunghissime, non altrimenti che se con quelle uncinare dovessono le donne, e tirarle ne’ lor piaceri: farsi le trombe alle maniche, e di quelle non mani, ma branche piuttosto d’orso cacciare. Nè vo’ dire de’ cappuccini, co’ quali o babbuini o a scottobrunzi simiglianti si fanno, nè similmente della lascivia degli occhi, co’ quali quasi sempre quel vanno tentando, che essi poi non vorrebbero aver trovato. E lascerò stare gli atti, gli andamenti , e’ portamenti, il cantare, e ’l carolare, e così le promesse e’ doni, de’ quali si può però più tacere che dire, sì sono in cintola divenuti stretti; e a un solo lor costume verrò, il quale quantunque a loro prestantissimo paia, perciocchè con gli occhi offuscati di caligine infernal si riguardano, mi par tanto detestabile, tanto abominevole, tanto vituperevole, che non che ad altrui, ma io credo che egli dispiaccia a colui, il quale è di tutti i mali confortatore, e che a ciò gli sospigne, e questo è, che portano i panni sì corti, e spezialmente nel cospetto delle femmine, che qualunque fosse quella che alla barba non se ne avvedesse, guardandoli alle parti inferiori più assai agevolmente cognoscerebbe, che egli è maschio: e se la cosa procede come cominciato ha, non mi par da poter dubitare, che infra poco tempo non si tolga ancor via quel poco di panno lino, il qual solamente vela il color della carne, e così non sarà da