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156 | LA TESEIDE |
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Egli usci fuori e gío in luogo solo,
E ’n fra sè stesso cominciò a pensare:
Prima gli venne nel pensiero il volo
Che Dedal fe’ con Icar per campare;
Ma nol vide possibil; poi d’imbolo
S’immaginò lui di prigion cavare;
Ma non gli parve via ben ben sicura,
Però non se ne mise in avventura.
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Similemente pensò per danari
Voler corromper le guardie vegghianti,
Sentendo loro in generale avari;
Ma mal pareagli a fidarsi di tanti,
Quanti di nuovo lì venian vicari
Senza lunga dimora essere stanti:
E in breve non vedea di poter fare
Ciò che intendea colle guardie trattare.
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Ma pur gli venne un modo in pensamento,
Che in fra gli altri gli parve migliore;
E dopo molto disaminamento
Il si fermò con ordine nel core;
Pensando che il suo intendimento
Saria fornito e quel del suo signore,
Al qual n’andò là dov’era prigione,
E così cominciò a Palemone.