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LIBRO SETTIMO | 223 |
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Videvi ancora l’allegro Furore,
E oltre a ciò con volto sanguinoso
La Morte armata vide e lo Stupore;
Ed ogni altare quivi era copioso
Di sangue sol nelle battaglie fuore
De’ corpi uman cacciato, e luminoso
Era ciascun di fuoco tolto a terre
Arse e disfatte per le triste guerre.
36
Ed era il tempio tutto istoriato
Da sottil mano e di sopra e d’intorno:
E ciò che pria vi vide disegnato
Eran le prede di notte e di giorno
Tolte alle terre, e qualunque isforzato
Fu, era quivi in abito musorno:
Vedevansi le genti incatenate,
Porti di ferro e fortezze spezzate.
37
Videvi ancor le navi bellatrici,
I vôti carri, e li volti guastati,
E li miseri pianti ed infelici,
Ed ogni forza cogli aspetti elati,
Ogni fedita ancor si vedea lici:
E sangui colle terre mescolati:
E ’n ogni loco nell’aspetto fiero
Si vedea Marte torbido ed altiero.