Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
parte settima | 143 |
IX.
Ell’era andata col suo bel fantino
Inverso il fiume giù molto lontana,
E ’l bel fanciul trastullava al caldino,
Quando sentì la voce prossimana
Chiamar sì forte con chiaro latino:
Allor mirando in su vide Dïana
Con le compagne sue che giù venieno,
X.
Sì forte sbigottì Mensola quando
Vide Dïana, che nulla rispose,
Ma per paura tuttavia tremando
In un cespuglio tra’ pruni nascose
Il bel fantino, e lui solo lasciando,
Di fuggir quivi l’animo dispose,
E ’nverso il fiume ne gì quatta quatta,
XI.
Ma non potè si coperto fuggire,
Che Dïana fuggendo pur la vide;
E poi cominciò quel fanciullo a udire,
Il qual’alto piangea con forte stride.
Dïana cominciò allora a dire
Inverso lei con grandissime gride:
Mensola, non fuggir, che non potrai,
Se io vorrò, nè il fiume passerai.