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152 | ninfale fiesolano |
XXXVI.
Passò allora Atalante in questa parte
D’Europa con infinita gente,
E per Toscana ultimamente sparte,
Come scritto si trova apertamente,
Apollin vide, facendo su’ arte,
Che ’l poggio Fiesolan veracemente
Era ’l me’ posto poggio e lo più sano
XXXVII.
Atalante vi fece edificare
Una città, che Fiesole chiamossi:
Le genti cominciarono a pigliare
Di quelle ninfe che lassù trovossi,
E qual potè dalle lor man campare,
Da tutti questi poggi dileguossi;
E così fur le ninfe allor cacciate,
XXXVIII.
Tutti gli abitator di quel paese
Atalante gli volle alla cittade.
Giraffon, quando questo fatto intese,
Tosto n’andò con buona volontade,
E menò seco il piacente e ’l cortese
Pruneo, adorno d’ogni dignitade,
Ed Alimena, e comparì davante
Con riverenza al signore Atalante.