Pagina:Boccalini, Traiano – Ragguagli di Parnaso e scritti minori, Vol. I, 1948 – BEIC 1771083.djvu/10

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6 ragguagli di parnaso


idropici, mi trovo ancor io: il quale in somigliante sofistica alchimia ho soffiato piú anni, e con qual felicitá sta posto nel giudicio che ne farai tu. Questo grandemente mi consola, che se in quest’arte chimica averò gettate le bocce e ’l carbone e cosi consumato l’olio e l’opera, spero nondimeno che appresso di te non solo mi scuserá la difficultá dell’impresa e l’impossibilitá del negozio, ma che tu nel mal successo della cosa loderai quella mia buona intenzione che ho avuta, di giovarti e dilettarti: per la quale tanto ho vegliato e sudato, che in essa piú ho deteriorato la mia salute, che consumato carta e inchiostro. Né a me può apportar biasimo che l’infelice fine che in questa alchimia hanno fatta molti altri letterati, non mi abbia potuto spaventare dall’intraprender negozio di così certo pericolo; perché nelle virtuose imprese, che in estremo sono difficili o che all’ardir degli uomini sono impossibili, anzi lode d’animo generoso che biasimo di temeritá altrui acquista il solo aver avuto cuore di tentarle. E nella lotta che altri facesse con Ercole, assai onorata gloria riportarebbe, se, nel primo assalto non lasciandosi gettare a terra, facesse qualche ancorché debole contrasto. Di questo son sicuro, che se io, come quasi parali di esserne certo, con questi miei Ragguagli di Parnaso non averò, come estremamente mi sono affaticato di fare, conseguito l’intento mio di in un tempo medesimo dilettarti e giovarti, a’ bell’ingegni nondimeno che verranno forse averò agevolata la strada di darti un giorno con le loro nuove e curiose invenzioni quell’util gusto, quella virtuosa dilettazione, che sommamente avendo desiderato, non ho saputo né potuto conseguir io. Né questo spero indarno; perché l’obbligo della presente tanto facil navigazione alle ricche Indie non tanto abbiamo al primo fortunatissimo scopritor di esse Cristofano Colombo, quanto ad Americo Vespucci, a Ferrante Magaglianes e a quei moderni piloti che con le coraggiose navigazioni loro le hanno data compita perfezione. E l’incomparabil beneficio della stampa, invenzione di così gran meraviglia, non tanto riconosciamo da quell’immortal cavaliere Giovanni Magontino, primo ritrovatore di essa, quanto da quelli che con l’industria