Pagina:Boccalini, Traiano – Ragguagli di Parnaso e scritti minori, Vol. I, 1948 – BEIC 1771083.djvu/158

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di fare ostentazione di intrepido, di ardito e risoluto, ma si dilettasse di cavar il granchio dalla buca con la mano del prencipe armata della manopola della suprema autoritá: perché se bene nell’ufficiale si trovava autoritá da poter eseguire, molte volte però era bene non usarla. Che come pubblici rompicolli fuggisse i governi ove si trovavano soggetti del sangue reale, o dove si vedevano parenti di favoriti di corte; queste essendo le Scilli, le Cariddi e le sirti inevitabili del precipizio di ogni ufficiale. E che non si mostrasse vago di regger province dove fosse molta nobiltá: il governo della quale era un menare a pascer una mandra di volpi, un branco di pulci, con obbligo di ridurli tutti la sera all’ovile. Ma che quei governi stimasse ottimi, che essendo pieni di popoli vili e ignoranti, solo con tener pane in abbondanza nella piazza si dava loro ogni compita soddisfazione. Che larga pratica avesse con tutti del suo governo, amicizia stretta con nessuno: che fuggisse quella stiratura che altrui arreca odio e quella famigliare domestichezza ch’apporta disprezzo, ma che usasse quella gravitá che all’ufficiale conciliava amore e rispetto. Che abborrisse la conversazione degli uomini vili, e solo praticasse con persone della sua professione: e che si guardasse di fare amico, al quale, l’ora medesima, senza suo danno, non potesse divenire capitalissimo nemico : mercé che solo nelle case degli ufficiali in meno di un baleno nascevano funghi alti come i cipressi. Che a quei magnati delle cittadi che studiano in aver séguito e che fanno professione di armi, in tutti i modi, con ogni sorta di artificio impedisse l’avvocazione : seminario di tanti scandali, t che non in altro modo piú vergognosamente i balordi ufficiali si allevavano la serpe in seno, che con prestar gli orecchi alle raccomandazioni che questi tali fanno di quei sgherri che si trovano carcerati per delitti sediziosi: essendo ognuno pronto a spender la vita in servigio di colui che una volta gliel ha salvata. Che nelle pubbliche audienze usasse straordinaria gravitá, parlasse poco e risoluto, piú adoperando in simili luoghi gli orecchi che la bocca, e che fuggisse il disputar ivi i punti di ragione con gli avvocati; perché meglio sapendo la predica l’ ignorante che la dice, che il dotto che l’ascolta,