Pagina:Boccalini, Traiano – Ragguagli di Parnaso e scritti minori, Vol. I, 1948 – BEIC 1771083.djvu/232

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governati e retti da un prencipe: mercé che non sa ubbidire, onorare e temere un uomo, chi da una salda e ben regolata religione non è ammaestrato ad amare, onorare e temere Iddio. Cosa tanto vera, quanto propria natura de’ popoli, che sempre peccano negli estremi, è disprezzar le leggi umane, quando sono sregolati nelle divine: mercé che la licenza di poter senza castigo offendere la maestá di Dio anco la tirano contro il prencipe che la concede. Questa veritá, che io dico, eccellentemente è stata insegnata ad ognuno da quelli che sedussero le genti fiamminghe a cambiarsi di religione e a ribellarsi contro il prencipe loro naturale; i quali, per indurli a cosi scelerata impresa, diedero loro a sacco le chiese e le facoltá de’ religiosi, e alla fine ne’ maggiori tumulti volendoli quelli frenare e regolare, trovarono che col dispregio di Dio sta congiunto’ quello degli uomini. Il peso di governare i popoli per le forze di qualsivoglia saggio prencipe è grieve, né è possibile che, solo, commodamente egli possa portare cosi pesante soma; ma aiutato dalla religione, gli si fa tanto leggiera, che un solo prencipe commodamente si vede governare la greggia di molti milioni di uomini : mercé che infiniti, che per la pessima qualitá degl’ ingegni loro disprezzano le leggi umane, ben spesso temono le divine; e molti, che fanno poco conto dello sdegno del prencipe terreno, tremano dell’ ira del celeste, e vivono in pace. — Totalmente si perdette di animo il misero Bodino, quando udí la Monarchia ottomana con tanto fondamento ragionar della cura che dovevano aver i prencipi dell’unitá d’una religione: e allora maggiormente si accorò, quando i giudici gli dissero esser empia ignoranza il voler sostentare che i prencipi sieno signori de’ corpi e non padroni di regolare gli animi : quasi che la virtú della fedeltá che da’ sudditi, per precetto di Dio, si deve al prencipe, solo sia virtú del corpo e non dell’anima; e che la maestá di Dio abbia constituiti i cristianissimi re di Francia e gli altri prencipi sopra la terra, solo perché col regnare attendino a dar pasto all’ambizion loro e solo s’ impieghino nel darsi buon tempo, immergendosi nelle delizie con la commoditá che hanno di tanti beni: e non sia vero che gli abbia creati suoi luogotenenti in