Pagina:Boccalini, Traiano – Ragguagli di Parnaso e scritti minori, Vol. I, 1948 – BEIC 1771083.djvu/256

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temerario che delle persone loro facevano i suoi virtuosi, ma che la sentenza essendo verissima, egli non poteva né voleva dichiararla falsa: e che l’uomo lungo non, come malamente era interpretato dal volgo, s’ intendeva per una straordinaria grandezza di corpo, ma per la qualitá della risoluzione e della deliberazione che altri pigliava ne’ suoi negozi ; perché la soverchia tardanza e lunghezza in spedir le faccende era chiarissimo indizio d’ inezia, di balordaggine e di animo ottuso e addormentato. Mercé che saggio e prudente solo meritava di esser chiamato quegli che nelle cose sue si mostrava risoluto, e che, nelle faccende ardue subito sapendo deliberare e risolvere, con mirabile celeritá d’ ingegno spedito forniva negozi assai.