Pagina:Boccalini, Traiano – Ragguagli di Parnaso e scritti minori, Vol. I, 1948 – BEIC 1771083.djvu/258

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quello che tal gente voleva, mandò fuori alcuni deputati : a’ quali quei macellai animosamente dissero che, alla notizia loro essendo pervenuto che la ruota di Parnaso aveva deciso che l’arte di saccheggiar e abbruciar le cittá, di tagliar a pezzi gli abitatori di esse, e insomma che il mestier crudelissimo di macellar gli uomini, di disertare il mondo e di far con la spada in mano del mio tuo, si chiamasse scienza e disciplina, ancor essi, che non la carne degli uomini per spegnere il genere umano, ma le vitelle mongane macellavano per pascer le genti, domandavano che co’ medesimi illustrissimi nomi fosse onorata l’arte loro. Tra quella canaglia piena di sangue rimasero esangui gli uomini militari, quando videro che una gente vilissima cercava che mestiere tanto obbrobrioso fosse paragonato a quell’arte della guerra, che veniva esercitata da’ maggiori prencipi e dalla prima nobiltá dell’universo: e i medesimi eccellentissimi signori auditori di ruota, subito che videro comparire in piazza i macellai, e che udirono la domanda loro, si avvidero dell’ ingiustizia che poco dianzi con la loro decisione avevano fatta a tutti i virtuosi. Per lo che di nuovo proposero il medesimo dubbio, e unanimemente vennero in questa risoluzione, che il mestier della guerra, ancorché molte volte necessario, era però tanto fiero, tant’ inumano, che non era possibile coonestarlo con le belle parole.