Pagina:Boccalini, Traiano – Ragguagli di Parnaso e scritti minori, Vol. I, 1948 – BEIC 1771083.djvu/277

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schiettezza «di animo, con una bontá senza fuco, senza fallacia e senza artifizio alcuno d’ ipocrisia, sono riputati scandalosi e uomini di vita rilassata? Ognuno, Cleobolo, per instinto di natura ama i buoni e sommo odio porta agli scelerati; ma i prencipi, e per instinto di natura e per interesse : e quando gl’ ipocriti e gli altri furbi fini dagli uomini grandi sono esaltati e i buoni oppressi o vilipesi, non è per elezione propria del prencipe, ma per inganno altrui. Solo da Dio la vera bontá è conosciuta e premiata, i vizi sono scoperti e puniti, perché egli solo penetra nel cupo e profondo cuor delle persone; e anco noi col rimedio del finestrellino proposto da me vi avrebbemo penetrato, se l’ inimico degli uomini in questo campo nel quale io aveva gettato il grano di cosi buon ricordo non avesse sopraseminata la zizzania. Ma le leggi nuove, ancor che sante e buone, sempre sono state e mai sempre saranno impugnate da que’ viziosi che da esse vengono puniti, e l’artificio degli ipocriti di rimediar alla vergogna privata sotto colore della caritá pubblica, cosi come non comincia, cosi non fornirá ora. —

Incredibile soddisfazione alla congregazione diedero le ragioni addotte da Talete; la quale perché tutta rivolse gli occhi verso Periandro, egli, come se con queU’atto gli avessero comandato che dovesse dire il parer suo, cosi cominciò : — La diversitá de’ pareri che fin ora ho uditi da voi, sapientissimi filosofi, mi ha confermato nell’antica opinion mia che i quattro quinti degl’ infermi muoiono perché il mal loro non è conosciuto da’ medici : i quali negli errori loro sono degni di scusa, perché altri facilmente s’ inganna in quelle cose alla cognizione delle quali cammina col piede della congettura. Ma che noi, che dalla maestá di Apollo siamo stati giudicati il sale della terra, nella cura dell’ infermo secolo presente non sappiamo venire in cognizione della vera cagione del male che l’aggrava, tanto maggior vergogna ci arreca, quanto il male che dobbiamo medicare non è ascoso entro le vene, ma cosi è patente e manifesto ad ognuno, ch’egli stesso ad alta voce chiama l’aiuto de’ medicamenti delle riforme: e pur fin ora con la varietá di tanti pareri che io ho uditi da voi, parmi che vogliate medicar il braccio sano in vece

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T. Boccalini, Ragguagli di Parnaso - 1.