Pagina:Boccalini, Traiano – Ragguagli di Parnaso e scritti minori, Vol. I, 1948 – BEIC 1771083.djvu/364

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proprie conimoditá con tanta sordidezza e ostinazione di non uscirne mai, che loro idolo avevano fatto il solo interesse della propria utilitá. Onde accadeva che questi tali, come prima venivano adoperati nel negozio della cura di vedove, di pupilli e di altre persone miserabili, subito la convertivano in propria utilitá; e che i medesimi, se dai prencipi venivano impiegati nei negozi pubblici, nello stesso primo giorno del magistrato sfacciatissimamente si vedevano incominciare lo sporco lavoro di tirar l’acqua al lor molino. Che poi dalle formiche infiniti avevano pigliato l’ infelice esempio di stentare e crepar notte e giorno il cuore, senza giammai pigliarsi un’ora di onorata ricreazione, per accumular per ogni strada, anco illecita, il grano di quelle ricchezze, che poi alla fine veniva guastato dalla pioggia dell’ ira di Dio o rubato dai topi, dai ladri, dagli sbirri, dai giudici e dai fiscali che perpetuamente uccellano alle facultá di questi avaroni: i quali, a guisa di formiche non curando di essere, ancorché abbondevoli d’ogni bene, magre e distrutte, con vitto da cane patendo nella vita, con un vestito mendico nella riputazione, tanto s’ immergevano nella sordidezza e nella rapacitá loro, che non curavano di esser perseguitati, strapazzati e da ogni sorte e qualitá d’uomo calpestati, come accade alle formiche che tanto scioccamente camminano per le pubbliche strade. E che la maestá di Dio nelle mirabilissime api avendo posta quella virtuosa providenza che è senza difetto, a quelle dovevano gli uomini rivoltar gli animi loro per imitarle: le quali con buona grazia di tutti, senza far danno ad alcuno, fabbricavano la casa piena di miele tolto da’ fiori, ove con l’odio universal d’ognuno le formiche rubavano il grano dai granari altrui ; e che le api fabbricavano il miele e la cera non solo per propria utilitá, ina per beneficio universale del genere umano. Documento preziosissimo che quegli esercizi e quelle fatiche sono santissime e benedette da Dio, che alla propria utilitá hanno congiunto il pubblico beneficio: ove la formica accumulava solo per se stessa odiose ricchezze rubate agli altri.