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ANNOTAZIONI

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25 8 Bartolomeo Cavalcanti (1503-1562), letterato e politico fiorentino, esule dopo la restaurazione del principato, morto a Padova.

30 26 Ermolao Barbaro (1454-1493), umanista e diplomatico veneto.

Ragguaglio VI. — È in P, autografo con qualche correzione, al n. 65. Varianti 32 u « supplicò a rinchiuderlo tra due muri, a mandarlo in una galera»; 32 i9 «presa di ogni vilissimo villaggio, era un crepacuore che superava tutte le piú crudeli morti che si potessero mai far provare ad un mariolo, che pubblicamente avesse assassinato alla strada». Segue, cassato, questo finale: «Ma il tutto fu indarno, onde molti vertuosi s’adoprarono allora per consolar quel Laconico condotto al termine di tanta disperazione, al quale dissero che si quietasse, poiché, quando i giudici avessero voluto provveder verso di lui con severitá maggiore, si sarebbe trovato in termini molto peggiori. Con disperata alterazione disse allora il Laconico: — E che peggio poteano far questi giudici inumani di quello che mi hanno fatto? — Taci — replicarono allora quei amorevoli, — guai a te, se ti forzavano a legger la guerra di Siena scritta dall’Adriani e quella storia della religion ierosolimitana del Bossio, dalla quale Iddio guardi te, noi e ogni altro fedel cristiano — ». Allude all’Istoria de’ suoi tempi del fiorentino G. B. Adriani (1513-1579), apparsa postuma nell’83, ed alla Istoria della sacra religione ed illustrissima milizia di S. Giovanni Gierosolimitano (Roma, 1594) composta dal milanese Giacomo Bosio.

32 10 Le alterne vicende della guerra di Pisa son narrate dal Guicciardini nei libri II- VII I della Storia d’Italia.

32 22 Penilo è il leggendario artefice del VI secolo a. C., che avrebbe costruito per Falaride, tiranno di Agrigento, il toro di bronzo cavo entro il quale venivano rinchiuse le vittime, facendolo poi arroventare.

Ragguaglio Vili. — È in P, in copia con correzioni autografe, al n. 87. Minime varianti. Nell’indice autografo della c. 235 ha il titolo (per errore attribuito all’affine ragg. II, 93) di: « Asino d’oro di Apuleio e Asinaria di Plauto ambasciatori ad Apollo».

34 £ Giá il Caporali nelle Esequie dí Mecenate (I, 196-8) aveva introdotto l’ Asino d’oro di Apuleio, impiegato a trasportar legna per il rogo.