Pagina:Boccalini, Traiano – Ragguagli di Parnaso e scritti minori, Vol. I, 1948 – BEIC 1771083.djvu/39

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RAGGUAGLIO IX

Nota del raccolto che hanno fatto i letterati delle scienze seminate e coltivate da essi.

Giá sono fornite le messi, e il raccolto tutto di quest’anno da’ padroni è stato condotto ne’ granari ; il quale, se bene secondo la qualitá de’ terreni e delle biade che sono state seminate è stato vario, universalmente nondimeno si può dire che sia stato penurioso: poiché per pubblica calamitá degli uomini, con l’aere e con la terra sono anco divenuti infecondi e sterili gl’ ingegni umani. Quelli che hanno seminato lo studio delle leggi, ordinariamente hanno avuto cosi grassa raccolta, che molti ne sono arricchiti; e particolarmente quelli che hanno coltivati i campi delle corti generali, hanno avuto la mèsse tanto feconda, che ha dato cinquanta per uno. Maggiori cose si sono vedute nelle fertilissime campagne della corte di Roma, dove in particolare Silvestro Aldobrandini e Marcantonio Borghese Q) con molti dispendi e con infinite fatiche avendo seminato e co’ propri sudori irrigato lo studio delle leggi, hanno empiuti i granari loro di ricchissimi tesori, e i loro virtuosissimi figliuoli, che hanno atteso all’agricoltura de’ medesimi studi, hanno raccolto principati per la casa loro e dignitá divine per loro stessi. Quei che hanno seminato gli studi della medicina, ancor essi hanno avuta buona mèsse, ma non però da paragonarsi con l’uberrima delle leggi, poiché solo ha dato dodici per uno. Gli agricoltori della poesia nella primavera dell’etá loro hanno veduti i campi far bellissima mostra, e con molta ragione ne speravano ricchissima raccolta; ma quando nel principio di giugno venne il tempo del granire, gl’ infelici videro i sudori e le fatiche loro risolversi tutte in frondi e in fiori: di maniera tale che i miseri poeti avendo sudato indarno, si trovano tutti spelati senza aver che mangiare. Ond’ è che simil sorte d’agricoltura, come

(i) Questi sono stati avvocati nella corte di Roma, amendue felicissimi padri di due gloriosissimi papi.