Pagina:Boccalini, Traiano – Ragguagli di Parnaso e scritti minori, Vol. I, 1948 – BEIC 1771083.djvu/402

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25924 Iacopo Mazzoni da Cesena (1548-1598), filosofo di immensa erudizione, letterato e critico non oscuro, era stato chiamato a Roma da Gregorio XIII per un’altra riforma, quella del calendario; ivi non è improbabile che il Boccalini lo conoscesse.

262 18 II Boccalini non fu immune (come si vede in Cent. II, 76) dall’ errore comune nel ’500 di identificare Ausonio Gallo, figlio di Asinio Pollione e secondo marito di Agrippina, con Cornelio Gallo (69-27 a. C.), lodato poeta elegiaco, avido praefectus Aegypti dall’anno 30, esiliato per la sua maldicenza e rapacitá nel 27, ed uccisosi di propria mano.

266 6 La dizione « scale a piro» (che ricorre anche in Cent. Ili, 13) vale «scale a pioli» o piroli; cfr. il greco nslpov e l’abruzzese « scal’ a pire » .

2 79 22 Si riferisce a questo passo V Appunto di P (c. 132 r.): «Confermato il privilegio agli scartafoni»; cfr. anche in Appunti e frammenti (voi. Ili) il n. 6.

282 33 L’elleboro era considerato nella medicina classica il rimedio sovrano contro la pazzia.

284 10 Qui va riferito il seguente Appunto di P (c. 127 r.): «Rispose il Secolo: — Non vedete che io invecchio? Però son nato. — Disse uno... »

Ragguaglio LXXVIII. — È in P autografo al n. 6. Mancano quasi totalmente le prime due pp., sostituite da una brevissima introduzione in cui si parla del « maritaggio tra l’Altezza di Parma e la Serenissima ». Il matrimonio delle figlie di Carlo Emanuele I, che forni lo spunto alla trasformazione del ragguaglio, avvenne nel 1608; il 29 febbraio infatti Margherita di Savoia sposò Francesco II Gonzaga (1586-1612), duca di Mantova dal 1612, e Isabella di Savoia sposò Alfonso III d’Este (1591-1644), duca di Modena dal 1628.

288 6 La compagnia dei Gelosi era stata la piú famosa accolta di comici italiani, sotto la direzione di Flaminio Scala, con Francesco Andreini (Capitan Spaventa di Vall’Inferna) e sua moglie Isabella (1562-1604), ammiratissima per la bellezza, la cultura letteraria, la squisita arte scenica.

288 i2 La figura comica di Cola Francesco Vacantiello (certo da vacuo , fatuo) compare per la prima volta con tal nome nella Vedova di G. B. Cini, rappresentata e stampata a Firenze nel 1569 in occasione d’una visita di Carlo d’ Asburgo; raffigura il tipo del