Pagina:Boccalini, Traiano – Ragguagli di Parnaso e scritti minori, Vol. II, 1948 – BEIC 1771928.djvu/117

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mondo piú per lo difetto dell’ingratitudine di chi comanda, che per vizio della perfidia di chi serve; ond’è che i disordini sono trascorsi tant’oltre, che quel ministro, il quale nel suo servigio non ha per suo ultimo fine il tener il prencipe in perpetuo bisogno della sua persona, piú è buono che saggio; e da noi capitani la moderna milizia si vede convertita in una pubblica mercatanzia non giá per nostro solo difetto, ma per lo vizio crudelissimo, che infiniti prencipi hanno fitto nelle ossa, di non stimare i feltri fuorché quando piove.