Pagina:Boccalini, Traiano – Ragguagli di Parnaso e scritti minori, Vol. II, 1948 – BEIC 1771928.djvu/131

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che i Francesi, i quali, per l’antica schiettezza e candidezza degli animi loro liberi, nella prestante virtú di mai sempre ai re loro esser fedeli tanto sono stati gloriosi al mondo, dapoiché molti di essi avevano lasciato l’uso lodevolissimo di allegramente bere e ubbriacarsi alla todesca, si erano lasciati aggirare in quelle fellonie che pur troppo note erano al mondo; e che se per grandissimo beneficio del genere umano cosa tanto necessaria dagli uomini saggi fu stimato quel finestrellino nel petto delle persone per oculatamente vedere il cuore di certi furbacchiotti, che, di dentro essendo brutti diavoli, ogni lor artificio pongono per esser riputati angeli, con qual fondamento di buona ragione uomo alcuno poteva biasimar l’uso preziosissimo di ubbriacarsi, chiaramente toccandosi con mano che il soverchio vino bevuto ha virtú di fare i corpi diafani? Per le quai ragioni, che molto lodate e approvate furono da Apollo, fu risoluto che nel particolar del sobriamente bere la nobilissima nazion alemanna non fosse sottoposta a’ precetti del Galateo, l’uso dell’ubbriacarsi piú essendo appresso i Todeschi artificio del pubblico che vizio degli uomini privati: chiaramente conoscendosi che ne’tempi di pace e di guerra quelle nazioni ottimamente si consegliano, che, come fanno gli Alemanni, « deliberavi, dum fingere nesciunt: constituunt, dum errare non possunt » ( J ).

(i) Tacito, ne’ Costumi de’ Germani [cap. 22].