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RAGGUAGLIO LXI

Apollo, per dar diletto a’ suoi letterati, nel teatro di Melpomene fa rappresentar due utilissimi spettacoli: nell’uno de’ quali ai prencipi minori mostra con qual accortezza si deono guardare da un potentato maggiore, e nell’altro ai senatori delle republiche fa conoscere quanto infelicemente si conseglino quei che nelle loro parzialitadi seguono un soggetto della lor fazione, che notoriamente aspira alla tirannide.

Con molta ragione gli antichi Romani, i Cartaginesi, gli Ateniesi e le altre piú famose monarchie e republiche dell’universo hanno sempre stimato gli spettacoli pubblici ottimo istromento essere per mantener negli Stati quella pace universale, quella quiete di tutti, che facilmente si riceve da un popolo che nelle perpetue allegrezze sia mantenuto contento e ben soddisfatto. Onde è che gli antichi Romani con reai magnificenza fabbricarono teatri e anfiteatri, ne’ quali per dilettare i sudditi loro con spese immense erano rappresentati piacevoli spettacoli: essendo per chi regna conseglio pieno di evidente pericolo mantenere i popoli malcontenti e sepolti in una vergognosa e crudele accidia. Quindi è che Apollo non in altro negocio piú volentieri s’impiega, che in quello di rallegrar con diversi spettacoli gli animi de’ suoi letterati. È ben vero che, dove in Roma, in Atene, in Cartagine e negli altri luoghi, il gusto tutto, che da quegli spettacoli i popoli sentivano, talvolta usciva dalle oscenitadi degli istrioni, spesso dalle crudeltadi dei gladiatori e dalle cacce delle fiere; il diletto dei virtuosi di questo Stato tutto sta posto nel cavar dalla rappresentazione de’ virtuosi spettacoli utili documenti per abbellirne gli animi loro. Apollo dunque avendo fornito l’agghiacciato cammino del verno, allora ch’egli volle cominciar quello della giocondissima primavera, per dar contento a’ suoi letterati, con straordinaria solennitá gli piacque di far l’ingresso nel segno dell’ariete. Onde nell’ampissimo teatro della serenissima Melpomene per due giorni fece rappresentar due spettacoli sopra ogni credenza utili e gustosi. Nel primo