Pagina:Boccalini, Traiano – Ragguagli di Parnaso e scritti minori, Vol. II, 1948 – BEIC 1771928.djvu/246

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conquistati, e per talmente far ostinar la milizia nella difesa di essi, che solo con le armi vinte si perdano quelle province che con le armi vittoriose si sono conquistate. Né, men di questo c’ho detto è politico il divieto fatto agl’imperadori ottomani di non potere, o per memoria del nome loro o per sepoltura de’ loro corpi o per zelo di pietá, fabbricar moschee, se prima non hanno fatto acquisto di qualche regno: legge solo instituta per eccitar, anco ne’ piú codardi e vili imperadori ottomani, gli animi loro all’ambizione della gloria e a propagar l’imperio. Ma di quanti precetti ho raccontati io e che dagli altri possano esser detti, niuno, per creder mio, piú è politico di quello di non ammettere il sesso femminile alle moschee per orarvi: legge empia e che apertamente ad ognuno fa conoscere la setta maomettana, piú di qualsivoglia altra della quale si abbia memoria, sfacciatissimamente servirsi del pretesto della religione per cagion di regnare; perché e qual altra cosa simil legge ne fa conoscere, eccetto che solo si contentò Maometto di obbligare alle cose sacre gli uomini, per ricever da essi il beneficio della fedeltá, dell’obbedienza, della mitezza dell’animo e quel freno della pietá che, nelle sue prave voglie moderando la soverchia sensualitá umana, fa camminar l’uomo per la via buona e che lo guida a non offendere alcuno; e per godere gli altri utili, che per beneficio del pacifico commercio degli uomini si ricevono da una ben regolata religione? I quali perché non curò ricevere dalle donne, non atte a sollevar gli Stati, non buone per acquistarli e mantenerli, solo affine che, per la disperazione di vedersi scacciate dalla gloria del cielo, non precipitassero in ogni lascivia, gli è bastato dire che, se castamente viveranno, dopo la presente vita andaranno in luogo, dove, se non goderanno i beni del cielo, non sentiranno almeno travaglio alcuno: dottrina altrettanto bestiale, quanto non altro legislatore si è trovato mai, ch’abbia ardito di far la sciocca e ignorante divisione delle anime maschie e femine. Fornisco questa mia giustificazione con questa ultima e principalissima legge politica: che Maometto, benissimo avendo conosciuto quanto per grande render una monarchia importi che gl’imperadori di lei quella esatta ubbidienza

T. Boccauni, Ragguagli di Parnaso -11.

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