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ANNOTAZIONI

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niale, poiché il Boccalini avrebbe potuto con assai maggiore profitto incensare personaggi facoltosi e potenti : invece egli paga qui un tributo affettuoso all’amicizia che lo legava in Venezia ai primi due nominati; mancan notizie certe di suoi rapporti col terzo.

54 19 Girolamo Magagnati, nativo di Lendinara nel Polesine di Rovigo, poeta giocoso, negoziava vetri d’arte d’una sua fabbrica di Murano; colto, faceto, liberale, carteggiò coi personaggi piú distinti del tempo; una sua lettera del 1613 a Galileo ricorda il

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Boccalini, che gli era compagno di tavola e di conversazione « nel solito casino sopra Canal Grande » ( Ediz. Naz., XI, pp. 504 e 527); come letterato godette fama non oscura, se il 7 luglio 1610 era stato ascritto alla Crusca; dopo un lungo soggiorno a Roma (dove forse aveva conosciuto il Boccalini) si stabili definitivamente a Venezia e vi mori, probabilmente nel 1618 (su di lui cfr. A. Favako, Amici e corrispondenti di Galileo. III. G. Magagnati , « Atti dell’Ist. Veneto», Serie VII, voi. VII, 1896, pp. 441-465).

55 3 La Clomira, favola pastorale era stata da poco stampata in Venezia, coi tipi di A. Pinelli, in quello stesso 1612; il io dicembre 1611 il Magagnati aveva informato Galileo del compimento del suo « Iddio », che giá era nelle mani del tipografo (cfr. Ed. Naz., XI, p. 238).

55 4 Ferdinando Gonzaga (1587-1626), sesto duca di Mantova, secondogenito di Vincenzo I, cardinale dal 1607, abbandonò la porpora per salire al trono al cadere del 1612.

57 8 Angelo Grillo, nato in Genova intorno al 1555, di famiglia patrizia, nel 1572 vesti l’abito di S. Benedetto nel convento patrio di S. Caterina: studioso di filosofia, teologia e matematica, riusci poeta corretto, prediligendo temi religiosi e morali ( Rime morali, Bergamo, 15S7; Pietosi affetti, Vicenza, 1596; ecc.); fu caro al Marino, al Chiabrera, al Guarini, a Urbano Vili, e daU’84 conobbe il Tasso, di cui fu consolatore e devotissimo amico; mentre era abate di S. Paolo in Roma istituí l’Accademia degli Umoristi e ne fu principe; mori a Parma nel settembre 1629. Coetaneo del Boccalini, lo conobbe in Genova, poco prima del 1590, quando questi era segretario in casa Spinola; forse lo rivide in Roma piú tardi; certo lo frequentò in Venezia nel biennio 1612-13, come testimonia una sua lettera al Boccalini (in Lettere del R. P. A. Grillo, voi. Ili, Venezia, 1616, p. 171); nello stesso volume sono pure (pp. 138 e 329) due lettere del Grillo a Ridolfo Boccalini, figlio di Traiano, scritte dopo la morte di questi; infine in un Ms. Va