Pagina:Boccalini, Traiano – Ragguagli di Parnaso e scritti minori, Vol. II, 1948 – BEIC 1771928.djvu/341

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con Francesco I di Francia ai danni di Carlo V, devastò le spiaggie laziali e toscane, cooperò con le navi francesi alla presa di Nizza e svernò a Tolone. La spregiudicata politica del Valois suscitò grande scandalo in tutta la Cristianitá.

70 u Baldo Cataneo o Caiani, aretino, poeta elegante, visse in Roma guadagnandosi fama di buontempone con le sue burle e frizzi mordaci; presi gli ordini sacri in etá avanzata, fu da Sisto V chiamato a curare l’educazione del suo pronipote Alessandro, da cui ottenne un lauto beneficio in S. Lorenzo fuori le mura. Lasciò una Dafni, egloga nella quale si ragiona de VAmore, de la Virtú e de l’Onore (Orvieto, 1582), una Oratio in funere Sixti V P. M. (Roma, 1590), una Pompa funerale fatta dall’ili. card. Montalto nella trasportazione dell’ossa di papa Sisto V (Roma, 1591), altre orazioni in morte di Latino Orsini e ai conclavisti dopo la morte di Urbano VII; suoi versi sono tra le Rime di vari autori (Orvieto, 1586) e nel Tempio in lode di donna Flavia Peretta Orsina (Roma, 1591) raccolto dal Tasso sotto il nome di Uranio Felice. In versi italiani intraprese una Argonautica, ch’egli soleva proclamare superiore al poema del Tasso, ma che lasciò incompiuta ed è affatto dimenticata.

70 14 Alessandro Damasceni (1570-1623), pronipote di Sisto V, era appena quindicenne quando venne innalzato alla porpora, il 14 giugno 1585, primo fra i cardinali nominati da quel Pontefice, che volle anche fargli assumere il proprio cognome di Peretti; dal paese d’origine di Sisto V fu detto poi Montalto. Ebbe vivo ingegno, costumi non irreprensibili, acre ambizione, ed esercitò potente influenza in molti conclavi; dall’87 al ’96 fu legato a Bologna.

71 15 Forse è Timoteo Maffei da Verona, umanista discepolo del Guarino, canonico agostiniano, morto nel 1506.

72 17 « Garroso » o garoso vale: amante di gare, litigioso.

789 Philippe de Commynes (1447-1511), dal ’73 signore di Ar genton, potente ministro di Luigi XI, è il maggior storico francese del ’400; i suoi Mémoires composti tra P89 e il ’98 videro la luce a Parigi, in due parti (1524 e 1528) e larga diffusione ebbero nel ’500 in Italia, anche in estratti tradotti e manoscritti.

80 21 Sul Platina pasticciere cfr. la Cent. I, 44, pp. 162-3.

81 27 È Marco Claudio Marcello (270-208 a. C.), cinque volte console, trionfatore degli Insubri ed espugnatore di Siracusa.

83 13 « Fallari » (da Phalaris) è Falaride, il crudele tiranno di Agrigento del sec. VI a. C. : le Lettere a lui attribuite ebbero fre