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ANNOTAZIONI

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Ragguaglio LXXII. — È in A al n. 39. Varianti: 2504 «Questa notte»; 25o 9 . 14 «loro, a fine di mantener la pace e la buona

concordia tra il genere umano, proibi»; 250 26 «brutti spiriti». È registrato in P negli Appunti (c. 131 v.) come: « Le scale smontate con la scopa per levar le fave ».

Ragguaglio LXXIII. — È il seguito di Cent. II, 69 e continua in Cent. II, 100.

Ragguaglio LXXIV. — È il seguito di Cent. II, 59. Se il « nipote » è Pietro Aldobrandini, il suo ritorno in Parnaso raffigura

la fine del suo corrucciato ritiro di Ravenna ed il rientro alla corte romana, nel febbraio 1610; piú tardi, al cadere del 1612, egli avviò anche una tiepida riconciliazione con Scipione Borghese.

252 20 Correggo in sunt, secondo il testo di Tacito, l’erant delle stampe.

253 16 Odoardo Farnese (1573-1626), secondogenito del duca Alessandro, creato cardinale da Gregorio XIV nel marzo 1591, ecclesiastico di costumi irreprensibili e di vita fastosa e munifica. Cfr. la nota a Cent. I, 68.

Ragguaglio LXXV. — Sulle infelicitá degli Aragonesi e di

Isabella in particolare cfr. il Guicciardini, Storia d’Italia, V, 5. La principessa napoletana, sposa nel ’93 a Gian Galeazzo Maria Sforza, duca di Milano, era rimasta vedova il 22 ottobre 1494 e, perduto col marito anche il trono, si era ritirata a Napoli (dove mori nel 1524, consolando le proprie sventure col comporre rime). I quattro re di Napoli suoi congiunti, morti a si breve distanza di tempo sono Ferdinando I, defunto il 21 gennaio 1494 («l’avo»); Alfonso II, morto il 21 novembre 1495 dopo aver abdicato dieci mesi prima («il padre»); Ferdinando II, morto il 7 settembre 1596 («il fratello») e finalmente Federico, l’ultimo re aragonese, spodestato nel 1501 e passato a miglior vita tre anni dopo, che non fu però «nipote», bensí zio d’isabella. Il «figliuolo» poco oltre ricordato, ultimo erede legittimo degli Stati sforzeschi, è Francesco, rifugiatosi alla corte di Francia, abate di Noirmontier, morto nel 1511 in un incidente di caccia.

Ragguaglio LXXVI. — Per un altro tentativo di riforma universale cfr. Cent. I, 77. Anche questo, come il ragguaglio II, 2, fu