Pagina:Boiardo - Orlando innamorato I.djvu/161

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[St. 11-14] libro i. canto viii 151

        Per tua cagione è tutto edificato,
     E per te solo il fece la regina;
     Ben ti dei reputare aventurato,
     Che te ami quella dama pellegrina.
     Essa è più bianca che ziglio nel prato,
     Vermiglia più che rosa in su la spina;
     La giovenetta Angelica se chiama,
     Che tua persona più che il suo core ama. -

        Quando Ranaldo, fra tanta allegrezza,
     Ode nomar colei che odiava tanto,
     Non ebbe alla sua vita tal tristezza,
     E cambiosse nel viso tutto quanto;
     La lieta casa ormai nulla non prezza,
     Anzi li assembra un loco pien di pianto.
     Ma quella dama li dice: Barone,
     Anzi non pôi disdir, chè sei pregione.

        Qua non te val Fusberta adoperare,
     Nè te valria, se avesti il tuo Baiardo:
     Intorno ad ogni parte cinge il mare;
     Qui non te vale ardir, nè esser gagliardo.
     Quel cor tanto aspro ti convien mutare:
     Lei altro non disia fuor che il tuo sguardo.
     Se de mirarla il cor non ti conforta,
     Come vedrai alcun che odio ti porta? -

        Così dicea la bella giovanetta,
     Ma nulla ne ascoltava il cavalliero,
     Nè quivi alcuna de le dame aspetta,
     Anci soletto va per il verziero.
     Non trova cosa quivi che ’l diletta;
     Ma con cor crudo, dispietato e fiero
     Partir de quivi al tutto se destina,
     E da ponente torna alla marina.

1. T. edifficato. — 18. Ml. varia; Mr. val[e]ra. — 22. P. Ell'. — 27. Mr. qui alcune.