Pagina:Boiardo - Orlando innamorato I.djvu/278

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268 orlando innamorato [St. 63-66]

63 Quando fu il corno nel campo sentito,
     Che in ciel feriva con tanto rumore,
     Non vi fu re, nè cavalliero ardito
     Che non avesse di quel suon terrore;
     Solo Agricane non fu sbigotito,
     Che fu corona e pregio di valore;
     Ma con gran fretta l’arme sue dimanda,
     E fa sue schiere armar per ogni banda.

64 Fu in gran fretta il re Agricane armato:
     Di grosse piastre il sbergo se vestia,
     Tranchera la sua spada cense al lato,
     E uno elmo fatto per nigromanzia
     Al petto ed a le spalle ebbe alacciato.
     Cosa più forte al mondo non avia:
     Salomone il fie’ far col suo quaderno,
     E fu collato al foco dello inferno.

65 E veramente crede il campïone
     Che una gran gente mo li viene adosso,
     Però ch’inteso avia che Galafrone
     Esercito adunava a più non posso,
     Perchè era quel castel di sua ragione,
     E destinava di averlo riscosso.
     Costui stimava scontrare Agricane,
     Non con Orlando venire alle mane.

66 Già son spiegate tutte le bandiere,
     E suonan li instromenti da battaglia;
     Il re Agricane ha Baiardo il destriere
     Da le ungie al crine coperto di maglia,
     E vien davanti a tutte le sue schiere.
     Ne l’altro canto dirò la travaglia,
     E de nove baroni un tale ardire,
     Che mai nel mondo più se odette dire.



 

9. T., MI. e P. con gran. — 11. MI. e P. a lato-, Mr. allato. — 14. P. il mondo. — 20. Mr. aduna. — 29. MI. e Mr. E vene; P. Viene. — 31. MI. e Mr. novi.