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364 | orlando innamorato | [St. 51-54] |
51 Angelica la dama in questo istante
Era in consiglio col re Galafrone,
Tratando di trar fuora Sacripante
E Torindo il gran Turco di pregione;
Fur le ragione audite tutte quante,
E ciascun disse la sua opinïone;
De trarli di pregione a tutti piace,
Purchè al re Trufaldin faccian la pace.
52 E così fu concluso e statuito:
La dama fu mezana al praticare.
Sacripante de amore era ferito,
Quel che piace ad Angelica vôl fare.
Ma il re Torindo non volse il partito,
Pur parve a tutti di lasciarlo andare,
Con questo: che egli uscisse fuor del muro,
Perchè ciascun là dentro sia securo;
53 E che tra lor non nasca più rumore,
E solo a quei di for guerra si faccia.
Uscì Torindo adunque a gran furore,
Ed aspramente a Trufaldin minaccia,
Chiamandolo per nome traditore.
Presto del poggio scender se procaccia;
Ed a Macon giura, mordendo il dito,
Che punirà colui che l’ha tradito.
54 Venne nel campo, e disse la cagione
Che l’avea fatto de là su partire;
E giura a Trivigante ed a Macone
Che ne farebbe Angelica pentire;
Perchè a sua posta fu messo in pregione,
Ed era stato al rischio de morire;
Ora tal guidardon glie n’avia reso,
Che tenìa il traditor là sù diffeso.
5, MI., Mr, e P. audite. — 15. T. e Mr. che gli. — 25, Mr. Venne al
P. Venne giù al.