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36 orlando innamorato [St. 35-38]

        Per insegna portava il cavalliero
     Nel scudo azuro una gran stella d’oro;
     E similmente il suo ricco cimiero,
     E sopravesta fatta a quel lavoro,
     La cotta d’arme e il forte elmo e leggiero
     Eran stimati infinito tesoro;
     E tutte quante l’arme luminose
     Frixate a perle e pietre precïose.1

        Così prese l’arengo quel campione,2
     E poi che l’ebbe intorno passeggiato,
     Fermosse al campo, come un torrïone.3
     Ma già suonan le trombe da ogni lato;4
     Entrono giostratori a ogni cantone,5
     L’un più che l’altro riccamente armato,
     Con tante perle e oro e zoie intorno,
     Che il paradiso ne sarebbe adorno.

        Colui che vien davanti, è paladino;
     Porta nel blavo la luna de argento,6
     Sir di Bordella, nomato Angelino,
     Maestro di guerra e giostra e torniamento.
     Subitamente mosse Serpentino,
     Con tal velocità che parve un vento.7
     Da l’altra parte, menando tempesta,
     Viene Angelino, e pone l’asta a resta.

         Là dove l’elmo al scudo se confina,
     Ferì Angelino a Serpentino avante;
     Ma non se piega adietro, anze se china
     Adosso al colpo il cavalliero aitante,
     E lui la vista incontra in tal ruina,
     Che il fe’ mostrare al cielo ambe le piante.
     Levasi il grido in piaza, ogni om favella8
     Che ’l pregio al tutto è di quel dalla Stella.

  1. MI. Frizate; P. Fregiate.
  2. T. prese a (preso ha?).
  3. T. e Mr. capo.
  4. P. Già sonavan.
  5. Mr. Intorno; P. Entrorno.
  6. Mr. e P. biavo.
  7. T. ferocità.
  8. T, e MI. Levassi.