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56 orlando innamorato [St. 43-46]

        E seguitando drieto li ragiona:
     Ahi franco cavalier, non me fuggire!
     Chè t’amo assai più che la mia persona,
     E tu per guidardon me fai morire!
     Già non sono io Ginamo di Baiona,
     Che nella selva ti venne assalire,
     Non son Macario, o Gaino il traditore;
     Anci odio tutti questi per tuo amore.

        Io te amo più che la mia vita assai,
     E tu me fuggi tanto disdignoso?
     Vòltati almanco, e guarda quel che fai,
     Se ’l viso mio ti die’ far pauroso,
     Chè con tanta ruina te ne vai
     Per questo loco oscuro e periglioso.
     Deh tempra il strabuccato tuo fuggire!
     Contenta son più tarda a te seguire.

        Che se per mia cagion qualche sciagura
     Te intravenisse, o pur al tuo destriero,
     Serìa mia vita sempre acerba e dura,
     Se sempre viver mi fosse mistiero.
     Deh volta un poco indrieto, e poni cura
     Da cui tu fuggi, o franco cavalliero!
     Non merta la mia etade esser fuggita,
     Anzi, quando io fuggessi, esser seguìta.

        Queste e molte altre più dolci parole
     La damigella va gettando invano.
     Bagliardo fuor del bosco par che vole,
     Ed escegli de vista per quel piano.
     Or chi saprà mai dir come si dole
     La meschinella, e batte mano a mano?
     Dirottamente piange, e con mal fiele
     Chiama le stelle, il sole e il cel crudele.

6. T., MI. e Mr, vene. — 11. MI. e P. almeno. — 21. Mr. pone. — 31. Mr. fele. — 32. MI. e Mr. e il sol e il ciel.