7 Perchè assai volte fo tanto vicina,
Che la credette in su la croppa avere;
Alor ne andava lui con gran roina,
Spronando il buon destriero a più potere.
Dietro lo segue la forte regina;
Ma nova cosa che ebbe ad apparere,
Sturbò Marfisa, che lo seguia forte,
E seguìto l’avria sino alla morte.
8 Però che riscontrarno una donzella,
Che adagio ne venìa sopra a quel piano,
Vestita a bianco e a meraviglia bella,
E seco un cavalliero a mano a mano.
Di lor vi contarò poi la novella,
Chè io vo’ seguire adesso l’Affricano,
Qual via fuggendo per monte e per valle
Sempre Marfisa aver crede alle spalle.
9 Essa rimase ed ebbe gran travaglia,
Come a bell’agio vi vorò contare,
Benchè tal briga fo senza battaglia.
Ma già Brunel non ebbe ad aspettare,
E sopra al bon destrier coperto a maglia
In pochi giorni fu gionto in su il mare;
E, trovato un naviglio a suo convegno,
In Africa passò senza ritegno.
10 Dentro a Biserta gionse ad Agramante,
Quale adirato stava in gran pensiero,
Chè de le gente che ha adunate tante
Non vôl passare alcun senza Rugiero;
E lui guardato è da quel negromante,
Che mai de averlo non serìa mestiero,
Nè pur se può vedere il damigello,
Chi non ha pria de Angelica lo annello.