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270 orlando innamorato [St. 15-18]

15 Questo reame allo estremo ponente
     Da gente negra se vede abitare.
     Or non se pose indugio di nïente,
     Ma de Rugiero ogni om prese a cercare,
     Il re Agramante e tutte le sue gente,
     Nè il re Brunello il volse abandonare;
     E passando il deserto de l’arena
     Gionsero un giorno al monte di Carena.

16 Quella montagna è grande oltra misura
     E quasi con la cima al celo ascende,
     Al summo de essa ha una bella pianura,
     Che cento miglia o quasi se distende,
     De arbori ombrosa e di bella verdura;
     Per mezo a quella un gran fiume discende,
     Qual giù di monte in monte cade al piano,
     E fa un bel porto al mar de l’oceano.

17 A lato di quel fiume era un gran sasso,
     Nel mezo di quel pian ch’io vi ho contato
     Quasi alto un miglio dalla cima al basso,
     De un mur di vetro intorno circondato;
     Nè da salirvi su si vedde il passo,
     Perchè tutto de intorno è dirupato,
     Ma, per quel vetro riguardando un poco,
     Vedeasi un bel giardino entro a quel loco.

18 Era il vago giardino in su la cima
     De verdi cedri e di palme fronzuto.
     Mulabuferso, ch’ivi è stato in prima
     E non aveva il gran sasso veduto,
     Incontinente prese per estima
     Che per incanto ciò fosse avenuto,
     E che lo incantator detto Atalante
     L’avesse ascoso a gli occhi suoi davante.

5. P. tutta la sua. — 7. MI. e Mr. deserto. — 11. P. A summo de. — 17. P. a questo. — 22. T. e Mr. dirrupato. — 2S. MI. e P. vetro. — 26. T. e MI. verde cedri. — 29. P. nel suo core estima.