Pagina:Boiardo - Orlando innamorato II.djvu/50

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40 orlando innamorato [St. 67-70]

67 E nella gionta un gran colpo li mena:
     Non ebbe mai la dama uno altro tale,
     Che quasi se stordì con grave pena.
     Par che il re Sacripante metta l’ale,
     Nè l’estrema possanza e l’alta lena
     Della regina a questo ponto vale;
     Tanto è veloce quel baron soprano,
     Che ciascun colpo della dama è vano.

68 Egli era tanto presto quel guerrero,
     Che a lei girava intorno come occello,
     E schiffava e soi colpi de legiero,
     Ferendo spesso a lei con gran flagello.
     Frontalate avea nome quel destriero,
     Qual fu cotanto destro e tanto isnello,
     Che quando Sacripante a quello è in cima,
     Gli omini tutti e il mondo non istima.

69 Quel bon destrier, che fu senza magagna,
     E sì compito che nulla gli manca,
     Baglio era tutto a scorza di castagna,
     Ma sino al naso avea la fronte bianca.
     Nacque a Granata, nel regno di Spagna:
     La testa ha schietta e grossa ciascuna anca;
     La coda e côme bionde a terra vano,
     E da tre piedi è quel destrier balzano.

70 Quando gli è sopra Sacripante armato,
     De aspettar tutto il mondo si dà vanto;
     Ben ha di lui bisogno in questo lato,
     Nè mai ne la sua vita ne ebbe tanto,
     Dapoi che con Marfisa èssi afrontato.
     La zuffa vi dirò ne l’altro canto,
     Che per l’uno e per l’altro, a non mentire,
     Assai fu più che far ch’io non so dire.