Pagina:Bonarelli, Guidubaldo – Filli di Sciro, 1941 – BEIC 1774985.djvu/193

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men che inviolabile. Ricordatevi, signori, che quando nacque il fanciullin di Cupido era ben egli un bambino vezzosissimo, ma non si facea grande; il che avvertendo la dea Temi, disse alla madre di lui: —O Venere, mira cotesto figliuolo come riman piccino: vedi che Amor puٍ ben nascer solo, ma non puٍ crescer solo: se pur vuoi ch’egli si faccia grande e ro- busto, forza è che tu gli partorisca un fratellino, col quale trastullandosi ne prenderل diletto, e col diletto nudrimento e fortezza. — Questi fu il celebrato Anterota, che vuoi dire il coniramor, G amor reciproco, senza il quale Amor non vive e non s’avvalora. Cosi con bella allegoria Temistio ne favo- leggia; ma senza favole, ragioni non mancano. Attendete, poiché ora, favorendo alla causa loro, potrٍ forse racquietar la grazia degl’innamorati. Tutte le cagioni che concorrono ad aiutar la produzione dell’amore a due capi si riducono, come abbiam veduto altrove: alla similitudine ed al beneficio: alla similitudine della stella, del cielo ed altre, che abbiam quivi annoverate; al beneficio cosi ricevuto, come anche conferito: e tutte queste cagioni, con quella stessa forza che producon l’amore, con quella stessa concorrono anche alla produzione dell’amor corrispondente: perocché, quanto alla similitudine, ella è una relazione per la quale, si come io son simile a voi, cosi anche è forza che voi siate simili a me, si che la similitudine che induce me ad amar voi, quella stessa dee indur voi a riamar me. E quanto al beneficio, poi ch’egli cosi ricevuto, come anche conferito, produce amore, è ben ragione che s’io amo voi perché ho ricevuto beneficio da voi, voi amiate me perché il mi avete conferito: e cosi allo’ncontro, s’io amo voi perché ho fatto beneficio a voi," voi dobbiate amar me, perché da me l’avete ricevuto. Oltre- ché l’esser amato per se stesso è beneficio, cosi com’anche è l’esser onorato, poiché l’amore, come anche l’onore, è testi- monio di quella bontà che ciascuno desidera che ’n sé vegna riconosciuta. Aristotale il dice: anzi l’amor è vita e spirito dell’onore, il quale senza l’amor non piace né agli uomini né a Dio. L’amor dunque è beneficio, e due sono le condizioni