Pagina:Bonarelli, Guidubaldo – Filli di Sciro, 1941 – BEIC 1774985.djvu/220

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argomento: d’intorno al quale se ad alcuno alcun dubbio ri- mane, forse che nello scioglimento del secondo potrà rima- nerne appagato. VI. Si propone il secondo argomento, tratto dalla UNIONE E TRASFORMAZIONE AMOROSA, E SE GLI RISPONDE. — Abbiam detto che un amante puٍ con più d’uno ad un tempo aver l’animo inseparabilmente congiunto: il che, quantunque nel modo esplicato da noi alla indivisibilità d’amor per av- ventura non ripugni, non è per tanto che con la trasforma- zione e con l’unione che conviene all’amore ciٍ non paia in alcun modo compatibile, conciossiacosaché l’amorosa trasfor- mazione fa che l’amante non con altra anima che con l’anima dell’amato respiri e viva: onde non puٍ in cosa alcuna, benché menomissima, esser da lui diverso. Ma come giammai potrà un amante servar cotanta unione con più d’uno amato? Poniamo che l’un di essi felice, e l’altro infelice divenga: che farà egli l’amante loro in quel punto? Lascierل egli d’al- legrarsi del ben dell’uno, o d’attristarsi del mal dell’altro? o pur allegrerassi e dorrassi ad un tempo? Se non accompa- gnerà con l’affetto suo le fortune loro, dunque non gli ama; se l’accompagnerà, dunque la filosofia ne mente, la quale insegna che in un soggetto non posson capir due contrari, quai sono l’allegrezza e la tristezza, ad un tempo. Poi pre- supponiamo che l’un degli amanti voglia e l’altro non voglia alcuna cosa: che farà l’amante allora? Sarà pure sforzato a contradir ad alcuno di loro, e cosi, turbando l’amorosa unione, rendere imperfetto l’amore. Anzi che tra gli amati da uno stesso amante questa contrarietà di volere sempre ed inevita- bilmente avviene non in cose leggieri, ma nelle più gravi, nella somma stessa dell’amore, perché ciascun vuoi esser solo, e se ne teme, per gelosia tormenta. Come addunque puٍ esser perfettamente amato da chi il tormenta e sa di tormentarlo? Come Celia stessa il sapeva, la quale, avvisando l’offesa che ciascuno dei due pastori amanti dovea riconoscere nel suo doppio amore, dicea loro: