Pagina:Bonvesin de la Riva - Meraviglie di Milano.djvu/150

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giani non è registrata da alcun cronista. La data può essere alterata. Novati si domanda se il Nostro non alluda alle scorrerie dei milanesi ne' territori di Bergamo e di Lodi avvenute nel 1158 e nel 1193: può essere dacchè fa menzione della distruzione di Lodi vecchio ancor più antica (cfr. nota 78). Ben s'appone il Novati quando crede non casuale, bensì deliberato il silenzio di Bonvesino circa il principal episodio della guerra di Milano contro Federigo II, la battaglia di Cortenuova, 27 novembre 1217, la quale fu disastrosa pei milanesi che vi perdettero persino il Carroccio. (86) Terricciuola presso Chiaravalle, ora scomparsa. (87) Osserva il Novati che se l'imperatore avesse paventato uno scontro coi milanesi, non avrebbe avanzato verso Milano portandosi a Cassino Scanasio. (88) La causa di questa seconda campagna del 1245 contro Milano fu l'atteggiamento dei milanesi dopo che papa Innocenzo IV, nel Concilio di Lione, ebbe deposto Federigo (17 luglio 1245). Avuta questa notizia, i milanesi avevano mandato ambasciatori in Germania ad Enrico Langravio di Turingia, per invitarlo a combattere lo Svevo. (89) Coma è noto la città era divisa in sei regioni, quante erano le Porte principali. Formatosi il Comune, la milizia, necessaria per difenderlo fu divisa in sei legioni, ciascuna comprendente cittadini abitanti nella rispettiva Porta, della quale portava il nome. L'intero corpo, al comando del Podestà, usciva a combattere quando e dove ce ne fosse il bisogno. Ma quando ad un impresa bastasse una parte dell'esercito, si estraevano a sorte coi dadi