Pagina:Bonvesin de la Riva - Meraviglie di Milano.djvu/79

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proprie case co' loro famigliari. E son tanti che basterebbero a formare una provincia anche di molto estesa: dirò, per darne la prova, cose straordinarie, ma non lontane dal vero.

III. - Infatti nella città son dieci canoniche, esclusa quella della Cattedrale; nel contado settanta, escluse le sette degli umiliati, e ventuna curie regolari.

IV. - Inoltre, solo nella città, si trovan novantaquattro cappelle: quelle di fuori le conti chi può e ne troverà più di settecento. Tutte queste canoniche, curie regolari e cappelle manteugono beneficiari con redditi adeguati.

V. - Sono entro la città sei conventi di frati, otto di monache: nel contado si contano, complessivamente, almeno cinquantaquattro conventi d'entrambi i sessi, gran parte de' quali è prospera sia pel numero de' conventuali che per l'abbondanza dei redditi.

VI. - Esistono nella città e nel suburbio, il quale è sempre sottinteso quando si parla della città, dieci ospitali per malati, forniti di rendite discrete, tra i quali primeggia l'ospedale del Brolio, ricco di cospicui possedimenti, fondato nel 1145 da Goffredo da Bussero, dove, secondo precise informazioni date dai frati e decani ad esso addetti, trovansi talora, e specialmente in quaresima, quando se ne fa la rassegna (14), più di cinquecento infermi a letto e più che altrettanti non obbligati al letto. Questo ospedale provvede anche all'allattamento di trecentociuquanta, e più, bambini affidati fin dalla loro nascita ad apposite balie. Tutti gli