Pagina:Bonvesin de la Riva - Meraviglie di Milano.djvu/91

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ta, dragontea, latticrepolo (scorzonera) o enula spinosa che un po' triturata, fatta cuocere e bevuta col vino, si dice sia ottima medicina pel mal di ventre; issopo, che guarisce le infiammazioni di petto, e molte altre erbe medicinali. Anche salvia, menta, basilico, santoreggia, maggiorana e altre erbe odorose. Nei giardini tra l'erbe e il trifoglio sbocciano viole, rose ed altri fiori che dilettano la vista e solleticano l'odorato: fra gli altri la viola mammola, nunzia della primavera, diverse qualità di rose, la malva marina, gli occhi di Cristo e altri fiori variopinti. Vi abbonda la fragola dal bianco fiore e dal rosso frutto così gradita al nostro palato. VI. - I prati irrigati da infiniti fiumi e ruscelli fecondatori offrono fieno eccellente, e oltre ogni credere copioso, a buoi, giumenti, cavalli, pecore e ad ogni altro genere di bestiame. Per darne una prova porto un esempio che sembrerà incredibile: il solo convento di Chiaravalle raccoglie ogni anno dalle sue praterie più di tremila carri di fieno, gli stessi monaci me lo hanno assicurato. Un'altra cosa sembrerà incredibile, ma, poichè risponde al vero, secondo le affermazioni di quegli stessi monaci, la voglio dire: nel contado di Milano son tanti prati da fornire ogni anno più di dugentomila carri; e, poichè di questo fieno si pascono buoi, cavalli, muli ed asini, ma non certo uomini nè cani, chi potrà mai immaginare l'infinito numero di quei quadrupedi? Nè di solo fieno si cibano, bensì son condotti a pascolare fra erbe