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Ora l’idea di un complotto è semplicemente assurda. Se vi fosse stata cospirazione, immediatamente dopo l’attentato sarebbe scoppiata una insurrezione generale. Ciò non essendo accaduto, è la prova più chiara che non vi fu complotto.

Ma andate a farlo sapere a della gente spaventata che vorrà perseguitare ad ogni costo!

Del resto, se l’uccisione di questo re, completamente nullo, non può cambiare la situazione presente, avrà certamente delle grandi conseguenze per l’avvenire.

Bisognerà bene infatti, che il suo successore esca da questa politica disastrosa che durante i 22 anni di regno di suo padre non ha dato che massacri e miseria a tutto un popolo.


Sarebbe troppo lungo enumerare tutto ciò che è stato fatto di male durante il regno di questo re.

Io l’ho estesamente fatto nelle colonne di questo giornale e coi minimi dettagli.

Ho raccontati gli effetti disastrosi della Triplice, nella quale re Umberto era più austriaco che l’imperatore d’Austria; la sua avversione alla Repubblica Francese; la sua amicizia colpevole con Crispi; il disastro sanguinoso di Adua in Abissinia; i massacri di Sicilia; Morra di Lavriano, il massacratore dei Siciliani, onorato, complimentato ed elevato al posto di ambasciatore a Pietroburgo, i massacri di Milano; i suoi elogi a Rudinì e al generale Bava-Beccaris; le persecuzioni feroci ed inique contro i repubblicani, i socialisti, gli anarchici e persino i semplici liberali; la soppressione brutale della libertà di stampa, di riunione, di organizzazione; le leggi statutarie abolite; il tentativo fatto da Pelloux di rimpiazzare la monarchia costituzionale con una monarchia assoluta; la miseria sempre crescente nel popolo; l’emigrazione causata da questa; l’impunità accordata a tutti i funzionarii dello Stato, per le loro infamie; lo spionaggio, la falsa testimonianza, la Maffia, la Camorra elevate all’altezza di istituzioni legali; l’onta di San Mun in Cina; le imposte nuove