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Amilcare Cipriani non è anarchico, lo si comprende bene dal suo opuscolo, come lo si sa dalla sua linea di condotta, dalla sua partecipazione alle lotte elettorali, ai congressi socialisti, ecc. ecc.; ma bisogna confessare che, fortunatamente, non è neppure da confondersi con quei socialisti che del socialismo conservano solo il nome.

Questo diciamo per rilevare il suo spirito indipendente e che lo onora.

Ci ha fatto, quindi, sommo piacere che da lui sia partita così efficace risposta a falsi umanitarii di Italia e di fuori, qual è il Regicidio, di cui pubblichiamo la fedele traduzione, convinti di compiere opera utile, doverosa ed onesta.

Utile per le verità incontestabili che lo scritto contiene, doverosa perchè rende giustizia al tanto calunniato, insultato ribelle di Monza, onesta perchè è l’espressione di tutti coloro che non si lasciarono traviare dalle declamazioni e che in Cipriani trovarono il loro interprete.

Leggano i compagni, gli amici, i lavoratori tutti questo opuscolo e poi dicano se è la fine di un tiranno che deve commuoverci, o la sorte del condannato, del torturato dagli aguzzini dei Savoia, del vindice dei massacrati di Sicilia, della Lunigiana, di Milano, degli affamati di tutta Italia: Gaetano Bresci.