Pagina:Cais di Pierlas - I conti di Ventimiglia.pdf/48

Da Wikisource.
44 e. cais di pierlas

miglia1, donò ai Genovesi i paesi di Roccabruna, Gorbio, la Penna, Castiglione, Sospello, Breglio, Saorgio, Tenda ed altri; al tempo medesimo, con altro atto2, prestò giuramento di fedeltà e vassallagio e tal giuramento si obbliga pure a far prestare dagli uomini tutti da sè dipendenti, mentre la Repubblica a sua volta gli concede l’investitura di questi feudi fino allora patrimonio di sua casa.

Questo medesimo Guido Guerra (di cui il nome proveniva da sua madre Armellina, figlia del conte Guido Guerra, dell’illustre famiglia dei Guidi di Toscana) era forse stato costretto dalla Repubblica a sposare una genovese, poichè troviamo aver egli avuto in isposa Ferraria, figlia di Guelfo d’Albizzola marchese di Sezzė, discendente dal marchese Anselmo, figlio d’Aleramo. Era questa la seconda alleanza matrimoniale fra le due famiglie, poichè già il conte Ottone, suo antenato, area sposato Donella, nipote dello stesso marchese Anselmo. Ferraria pure era stata vittima del despotismo genovese.

Rimasta orfana in giovine età avea dovuto sottoporre i suoi averi alla città di Savona onde sottrarli all’ambizione dei Genovesi, come ca lo dice quest’atto del 1136. Ego Tederada, filia q. domini Coste, et Ferraria, filia q. Welfi marchionis, promitto et dono vobis Saonensibus maioribus et minoribus castellum Albisole. Et Ferraria non accipiet maritum sine voluntate consulum qui tunc erunt siue consilio bonorum hominum Saone in bona fide sine malo ingenio. Et habeant duos homines in turri si voluerint et uni victualia tribuam . quos supra legitur iuravi et filia mea Ferraria3. Ma ciò malgrado dopo tre anni essa dovette

  1. Doc. 18.
  2. Doc. 19.
  3. Lib. jur. Reip. Jan.