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46 e. cais di pierlas

essi pure, sia per mettersi nelle loro grazie, sia per avere una salvaguardia contro i Saraceni donavano nel 1181 ai Consoli di Genova, nomine feudi medietatem insulae sanctae Margaritas (prossima a quella di S. Onorato) pro castro edificando et burgo in ea videlicet parte in qua competentius construi possit ad habendam et tuendam quiete pro Com. jan. in perpetuum; tali modo videlicet quod tota insula, excepto territorio in quo castrum et burgum construi debeat, per comunes amicos dividatur1, I Genovasi prendevano cosi sotto loro protezione l’Abbazia di Lerino contro tutti, ma specialmente contro i Saraceni.

Anche dall’Abbazia di San Ponzio presso Nizza essi ottennero nel 1197 consimili favori2. Si è una notevole parte del territorio di Monaco di spettanza di quell’Abbazia: quartam partem pro indiviso in qua parte voluerit totius podii de Monacho: i Genovesi doveano garantire e difendere totum aliud ius quod predictum monasterium ibi habeat e la chiesa, che ivi col tempo si fosse costrutta, sarebbe stata sotto la giurisdizione dell’Abbate di S. Ponzio.

Perfino dal comune di Peglia essi ottengono quel po’ che posseggono in monte Monaci, sive in podio faciendum, tabulas quinquaginta.

Così con quella tenacità di propositi propria del loro carattere essi Genovesi allargavano le loro dipendenze e stavano per prendere intiero possesso di quella posizione strategica formata da quello scoglio, su cui dovea poi edificarsi la città di Monaco, punto d’attacco e di difesa per Ventimiglia già loro e per Nizza che miravano a conquistare. Su quella rocca aveano anzi alcuni anni prima, nel 1174, otte-

  1. Liber iur. Reip. Jan.
  2. Doc. 27.