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molti, restò alquanto sorpreso dal precipitarsi degli eventi nel 1859. — Ben pochi potevano attendersi a quel fiat lux che scaturì dalle labbra di Napoleone III in occasione del ricevimento del primo dell’anno 1859.

Ma il Crispi ha uno di quei caratteri pronti, securi e incrollabili, che non si maravigliano a lungo di nulla e che son sempre disposti a trarre partito di tutto per venirne più spicciamente ai loro fini. Tali uomini, intenti ad un’opera, ove domani avvenga un cataclisma che distrugga una porzione dell’universo, ov’eglino rimangano incolumi, sono capaci, trascorso appena il primo momento dell’inevitabile emozione, a chiedersi e a meditare come e quanto quella catastrofe possa giovar loro a raggiungere la meta cui tendono a raggiungere, e non passa un istante che già hanno formato un nuovo piano, e si ripongono all’opera più fervorosi di prima. Così fece il Crispi. Comprese che bisognava trarre il miglior partito possibile dai miracolosi eventi che affrettavano così inopinatamente la rigenerazione italiana, e che staccandosi da questo nuovo punto di partenza, bisognava spinger l’impresa più lungi e più affrettatamente di quello che ne’ suoi calcoli i più lusinghieri avesse sperato di farlo.

Se Crispi ha avuto sempre un punto di contatto con Mazzini, questo punto non è altro che quello dell’unificazione italiana. E a Crispi bisogna saperne molto grado per due ragioni: 1.° Perchè Crispi, come l’abbiam già detto a più riprese, non è un sognalare, ma vuole ciò che può fare, e fa ciò che sa potersi prima o poi effettuare, non temendo e non curando gli ostacoli che suppone dovergli attraversare il cammino; 2.° Perchè Crispi è siciliano, e chi dice siciliano, dice uomo che deve fare i conti con lo spirito d’autonomia, che ha quasi sempre dominato nell’antica Trinacria.

Crispi, che possedeva in grado eminente tutte le doti e qualità del cospiratore, non pose tempo in mezzo e adottando ogni sorta di travestimenti e di trasfigurazioni si recò nell’isola, la percorse da un capo all’altro per ben due volte, vide e si abboccò con tutte le persone con cui desiderava e che credeva poter esser più utili all’uopo, preparò il terreno, gli animi e i mezzi,