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ristretta nei termini sufficienti a prevenire le ingiurie alla divinità, alla religione cattolica, al Sovrano ed alla vita privata dei cittadini;

«10.° Che sia licenziata la truppa straniera;

» 11.° Che sia instituita una guardia cittadina alla quale vengano affidati il mantenimento dell’ordine pubblico e la custodia delle leggi;

«12.° Che infine il governo entri nella via di tutti quei miglioramenti sociali che sono reclamati dallo spirito del secolo, ad esempio di tutti i governi civili d’Europa.

«Noi riporremo le armi nel fodero, e saremo tranquilli e obbedienti sudditi del Pontefice non si tosto che egli, colla malleveria delle alte Potenze, abbia fatto ragione ai nostri reclami e concesso ciò che domandiamo. In simigliante maniera ogni stilla di sangue nostro ed altrui che per mala ventura fosse sparso non ricadrà su di noi ma su di coloro che ritarderanno od impediranno l’accordo. E se gli uomini faranno sinistro giudizio di noi, l’Eterno Giudice infallibile, che inesorabilmente danna i violenti oppressori dei popoli, ci assolverà nella sua giustizia sapientissima, in faccia alla quale sono eguali i diritti ed i doveri degli uomini ed è maledetta la tirannide che in terra si esercita. A Dio, dunque, al pontefice ed ai principi d’Europa raccomandiamo la causa nostra con tutto il fervore del sentimento e l’afiello degli oppressi, e preghiamo e supplichiamo i Principi a non volerci trascinare alla necessità di addimostrare, che quando un popolo è abbandonato da tutti e ridotto agli estremi, sa trovare salute nel disperare salute.»

Si sa come terminasse quel moto di Rimini, che rimase isolato e che non fece che promuovere le più atroci persecuzioni ai liberali per parte della Corte di Roma.

Morto Gregorio XVI e proclamata l’amnistia dal di lui successore Pio IX, il Farini, il quale non era rimpatriato subito, essendo attaccato alla famiglia del principe Gerolamo Bonaparte in qualità di medico curante, non tardò poco dipoi a rientrare nello Stato romano, ove gli venne affidato in Osimo il posto di medico primario, lasciato vacante dal Bufalini.