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— Dov’è Guido? domandò ad un suo amico, tutto grondante di sangue.

«— È ferito, lo trascinano qui, non so se potrà salvarsi dalle mani del nemico.»

Cialdini, non disse, non udì altro; balza in sella sul primo cavallo che gli si affaccia, e si lancia nella gola; vede Guido, suo fratello, in pericolo estremo di cadere in mano dei Carlisti, e in un istante lo pone sul cavallo; ma questi non può stare in sella perchè la gamba ferita gli cadeva penzolone, e i movimenti troppo solleciti, gli cagionavano insopportabili dolori.

«Enrico allora lo fa scendere, lo carica sulle sue spalle, e correndo affannoso verso il campo cristino, il quale trovavasi in terreno alquanto elevato, trae a salvamento il fratello e cade mezzo morto per la fatica in mezzo ai compagni plaudenti.

Guido serviva nei cacciatori di Oporto col grado di sottotenente; e la grave ferita riportata in una gamba gl’impedì di continuare il mestiere delle armi, per cui si ritirò a Valenza, ove attualmente si trova.

Cialdini fu indi a poco promosso a capo di battaglione ed ebbe il petto fregiato di nuove medaglie.

Nel 1839, il trattato di Bergara concluso tra Espartero e Maroto, poneva fine alla lotta degli eserciti regolari. Poco tempo innanzi Cialdini aveva avuto la prudenza di lasciare le truppe straniere nelle quali serviva e di entrare nell’esercito regolare spagnuolo, nel quale fu accettato col semplice grado di sottotenente di fanteria, sebbene prima che la guerra, come diciam sopra, fosse ultimata, egli pervenisse di già a riacquistare il grado di capitano.

Essendosi nell’ottobre del 1841 scoperta una congiura per togliere il potere della reggenza ad Espartero, congiura della quale facevano parte Diego Leon, Concha, Borso di Carminati e O’Donnell, il Cialdini, che si sapeva legato in molta amicizia con Borso, sospettato di prendervi parte, fu, dopo esser rimasto qualche tempo in arresto, messo in aspettativa.

«Nel 1843 Narvaez, continua a dire l’anonimo sopracitato, gli offrì il posto di suo ajutante di campo; e sebbene Cialdini sul principio fosse restio ad accet-