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tare, alla fine cedè all’invito, ed in tal carica si trovò nel tempo dei celebri pronunciamentos che atterrarono il reggente Espartero dal potere. Capo di stato maggiore di Narvaez era La Pezuela, fratello a distinto letterato, e che, avendo servito sotto Borso qual colonnello di cavalleria, conosceva moltissimo Cialdini. La sua simpatia pel giovane italiano s’accrebbe viemaggiormente, perchè lo trovò istruito nelle lettere e dotato di buon gusto per la poesia, a cui egli portava passione. La Pezuela aveva tradotto la Gerusalemme liberata in ispagnuolo e ricorreva a Cialdini perchè il lavoro esaminasse e correggesse; fatto curiosissimo, che mentre i due guerrieri marciavano verso la capitale della Spagna, per darvi o ricever morte, si trattenessero nel cammino recitando le ottave di Torquato nelle due armoniose lingue sorelle.»

Pervenuto presso Madrid, la si trovò armata e barricata in favor di Espartero, e Cialdini fu inviato, per ordine di Narvaez, ad intimare la resa, ma indarno, ed al ritorno suo verso il campo, le guardie nazionali, mancando di rispetto alle leggi l’inviolabilità che guarentiscono da ogni insulto il parlamentario, gli fecero fuoco addosso. Ma Cialdini, senza perdersi d’animo, diè di sprone al cavallo, e tra un nembo di palle tornò a render conto della propria missione.

E qui cediamo ancora la parola all’anonimo.

«Piaceva a Narvaez il giovine ufficiale; e tanta stima ripose in lui, da affidargli il governo delle operazioni da farsi contro Madrid, nel tratto di terreno che si stende da Porta Alcalà a Porta Necoletos. Esaminata accuratamente la posizione, si accorse Cialdini che in certo luogo stavano collocati due cannoni di piccolo calibro e che in certe ore del giorno erano custoditi da pochi uomini, perchè il nerbo delle forze ivi appostato si disperdeva e si allontanava. Gli venne in mente d’impadronirsi dei due pezzi sorprendendo il nemico; ed a tal uopo col favore dell’oscurità fece occupare alcune case che trovavansi in faccia ed a poca distanza dai baluardi nemici, e nascondervi le scale necessarie per la salita. Appena vide opportuno il momento, fece portar fuori le scale ed appoggiare