Pagina:Calani - Il Parlamento del Regno d'Italia, vol 2.pdf/277

Da Wikisource.

– 663 –


Non andò guari, infatti, che il comandante borbonico, visto che ogni resistenza sarebbe stata vana, aprì trattative, e mentre le nostre batterie non erano più che a 400 metri dalla piazza, e l’efficacissimo capo-fuoco aveva già fatti saltare in aria al nemico vari depositi di munizioni, questi si arrese a discrezione.

Civitella del Tronto non tardò a seguirne l’esempio, e la guerra del napoletano cessava con la compiuta vittoria della nazione.

Questa volle porgere al glorioso capo che aveva tanto contribuito al conseguimento del desiderato intento, un nobile pegno della propria ammirazione, della sua riconoscenza. Ad abilissimo artista orefice di Torino, al Barani, fu commesso il lavoro d’una corona d’alloro che dovesse cingere la fronte dell’illustre capitano; l’Italia intera, si può dire, concorse al donativo alla cui spesa si sopperì per sottoscrizione; sul nastro leggesi la seguente iscrizione: Ad Enrico Cialdini — a Palestro, Castelfidardo, Isernia, Gaeta, vincitore sempre — Italia, 1861.

E qui cederemo ancora la parola all’autore della biografia più volte citata, il quale sappiamo essere molto famigliare del chiaro guerriero, e al cui giudizio quindi invitiamo il lettore a volersi attenere.

«Dopo ciò che abbiamo narrato, senza pompa di frasi, senza esagerazione di cose, si scorge chi sia e quanto valga il generale Cialdini; da’ suoi ordini del giorno, concepiti e scritti da lui solo, traspare tutto intero il suo carattere: animo vigoroso e ad un tempo sensibilissimo, si esalta nelle circostanze solenni, fino ad innalzarsi alle sfere della religione ed a quelle della poesia; le gesta valorose, gli sforzi magnanimi lo commuovono e lo inteneriscono fino alle lagrime; le turpi azioni e le opere di barbarie lo accendono di sdegno alto e fiero, sino a chiudere per un momento la via della temperanza per aprir quella dell’inesorabile giustizia.

«Ispirato alle idee ed al sentimento del bello, sia fisico, sia morale, ama la musica, la poesia, le arti, ama la società e gli amici e ne è profondamente riamato.

«Incurante d’accumular peculio, spende, non sciupa,