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tori i più invincibili che mai siensi uditi arringare in una pubblica assemblea.

La sua prima qualità era quella di sapere udire i suoi avversarî e ritenere meravigliosamente gli argomenti tutti da essi prodotti, dandosi quasi l’aria di non ascoltarli e senza avere il benchè menomo bisogno di prendere appunti o note di sorta... E qui noi cediamo anche una volta la parola al Bonghi, il quale ha mirabilmente e veridicamente reso sotto questo rapporto il carattere morale e fisico dell’eccelso torinese.

«La stessa prontezza di mente, dic’egli, che l’abilita ad abbracciare tutte le relazioni del suo concetto, gli fa intendere alla prima dove l’avversario vada a conchiudere e come e su quali ragioni si fondi e con quali s’abbia a rispondergli. Perciò, se l’oratore che parla non gode la sua stima, o si sciupa in parole, tutta la persona del Cavour diventa impaziente e i suoi occhi mobilissimi, vivaci a un tempo e stanchi, corrono da una parte all'altra dell’assemblea, ovvero affissa il banco e colla stecca tormenta e lacera le carte che vi si trovano. Ma ad un avversario nuovo o di vaglia fissa gli occhi sul viso, nè li rimuove se non quando o può dire a sè medesimo: questi è vinto e lo riporrò a dormire cogli altri; o la forza dell’argomento lo costringe per poco a raccogliersi. Un oratore incerto, o inabilmente amico, e che risichi con una proposta inopportuna di sviare la maggioranza è però quello che gli dà maggior noja, nè ha più membro che tenga fermo nè trova una giacitura in cui possa posare, sinchè il discorso continua e non gli è data facoltà di chiarire il sunto e ravviare gli animi. Un sorriso continuo gli sta sulle labbra le più volte, ma non sempre un sorriso d’ironia. Dico non sempre, perchè gli affari davvero non lo gravano e di sotto al loro peso egli si muove leggermente; perciò senza difficili e insolite complicazioni egli non è preoccupato che di rado; nè la sua fronte resta accigliata od il suo sguardo pensoso, se non sin quando ha trovato il modo di sciogliere il gruppo e preso un partito, e lo prende subito, nel quale resta fermo ed irremovibile. Oltre di che è d’animo benevolo e senza rancori. Pronto alla collera, non