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disamine che di queste leggi si fanno negli ufficî; e bene spesso parla intorno ad esse, quando se ne discute nell’aula della Camera, dovendo il più delle volte farlo per obbligo, mentre è raro ch’ei non venga eletto relatore delle Commissioni di cui è chiamato a far parte.
L’avvocato Galeotti è uno dei più saldi e degni campioni del gran partito liberale moderato. La sua parola nobile, eloquente, spontanea ha molta autorità, e non di rado le grandi discussioni dell’Assemblea elettiva hanno termine con un ordine del giorno proposto dall’insigne Toscano, di cui ci siamo fatti biografi.
deputato.
Torinese, ha fatto i suoi studî nel collegio delle provincie, quindi ha appreso le discipline legali nell’Università nativa, e si è fatto avvocato. Giovane, di carattere eccessivamente intrapendente, nel senso, però, non il più elevato dell’espressione, e mosso da ambiziose velleità di una costanza degna di più nobile animo, egli si è dato attorno sempre, arrabattandosi in modo da far parlare di sè, sebbene un po’ a torto e a traverso. Non si può dire che l’avvocato Boggio manchi di qualsiasi ingegno; ma si può affermare, con sicurezza di non esser contraddetti dalle persone serie, che il di lui ingegno è mediocre, e il di lui sapere, come appunto accade di tutti i mediocri ingegni, superficiale. Egli ha avuto, non sapremmo a quest’ora dire se la ventura o la sfortuna d’imbattersi, ignoriamo come, nel conte di Cavour, il quale lo prese fino a un certo qual punto a proteggere, spalleggiandolo in qualche guisa, di maniera a far sì che l’ambiziosissimo voto del Boggio, quello di entrare nella Camera elettiva, venisse a realizzarsi. Per verità non crediamo che gli uomini assennati di nessun paese volessero augurarsi un simil collega in seno ad un consesso di tal natura,