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vocato Cartoni, venne in disgrazia del governo e fu cacciato via dal suo posto perchè non fu abbastanza iniquo da violare più presto il domicilio di quella rispettabile famiglia. Intanto il cavalier Bichi fu tradotto a Pisa e quantunque nulla prova materiale fosse in mano di quegli ignobili processanti se non che una lettera già da lui scritta a Pisa, nondimeno egli fu condannato il 15 aprile 1851 a diciotto mesi di dura relegazione nell’allora mortifera maremma.

I bravi maremmani l’accolsero con ogni maniera di gentili riguardi e il relegato politico, mentre opponeva all’aria malsana tutte le resistenze somministrate dalla ricchezza, andava tentando il terreno, e non tardò molto ad avvedersi che in quegli ospitali petti v’erano sani germi di libertà; quindi con non pochi, e fedeli tutti, divise le sue speranze ed il suo culto della futura Italia.

Tornato al suo paese natale, e persuaso essere anche in quelle misere condizioni una sola la elevazione dell’uomo, dritto pensare e generoso sentire, e stimando debito suo il far pur sempre qualche cosa che si congiungesse in qualche modo all’avvenire della patria, volse l’animo ad affratellare la classe superiore coi figli del popolo, cogliendo e creando occasioni di fare andare in dileguo le distinzioni artificiali della vecchia società e d’imprimere tacitamente quanto più poteva impulsi a liberali idee.

Ma quel governo, che chiamava sempre più delitto tutto ciò ch’era al di fuori della sfera del suo egoismo, ricominciava il metro delle vessazioni d’ogni genere e mostrava spiegata ogni giorno la maladetta unghia dell’arbitrio. Per dare ai lettori un’idea dell’ostinazione con che il governo granducale assediava di tenacissimi sospetti il Bichi, trascriviamo uno squarcio di lettera riportata tra i documenti della polizia toscana che il Risorgimento pubblicò il 28 gennajo 1860 nel suo numero 16:

«Lettera riservata del sotto-ispettore di polizia di Pietrasanta del dì 11 maggio 1847 all’ispettore di Pisa:

«Un movimento straordinario nelle milizie di questa guarnigione ed alcune coincidenti circostanze estra-